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Un teatro che, attraverso le storie, possa aiutare a riflettere sul presente, sulla società, l’economia, i ruoli di uomini e donne, i pregiudizi e le ingiustizie: questa la cifra di Epochè, la nuova stagione di prosa che da novembre 2023 a marzo 2024 animerà l’Auditorium Volmer Fregni di San Prospero.
Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 20.45.
Il titolo della stagione riprende la modalità di indagine fenomenologica del filosofo novecentesco di Edmund Husserl: epochè è, in questa accezione, l’atto di sospensione del giudizio sulle cose, liberandosi dal quale il soggetto può divenire spettatore disinteressato e dare inizio all’autentica riflessione.
Sette spettacoli – oltre a un’anteprima con aperitivo sabato 28 ottobre – tra commedia, dramma e letteratura, per una proposta variegata, quella scelta dalla direzione artistica di Irma Ridolfini e Paolo Zaccaria, che costituirà la stagione teatrale di TiPì promossa dall’Associazione Nahìa insieme al Comune di San Prospero con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
Come già lo scorso anno, anche in questa nuova stagione è stata posta attenzione a chi è più in difficoltà, ritenendo il teatro un ‘bene di prima necessità’ per vivere appieno la vita della propria comunità: con il ‘Biglietto responsabile’, il prezzo di ogni spettacolo sarà variabile, a seconda della possibilità di ogni spettatore, mentre la generosità del pubblico, grazie all’opzione ‘Sostieni il teatro’ potrà consentire agli affezionati di sostenere le attività teatrali in un momento complesso.
A dare il via alla stagione sarà, sabato 11 novembre, Surrealismo capitalista, del Collettivo Baladam B-side, con drammaturgia e regia di Antonio “Tony” Baladam, che sarà sul palco insieme a Camilla Violante Scheller e Giacomo Tamburini. Segnalazione Speciale Premio Scenario 2021, la commedia vuole rappresentare una riflessione sul modello socioeconomico irresistibilmente affermatosi nel corso dell'ultimo mezzo secolo, che tende a concepire ogni esistenza in termini monetari e a fare piazza pulita degli immaginari collettivi e delle alternative sociali, sostituendosi a entrambi. Ne consegue un diffuso senso di frustrazione e uno scarso senso dell'umorismo: lo spettacolo tenta ribaltare questo paradigma.
E sempre sul filo della contemporaneità procede LIBERATUTTI, spettacolo prodotto da ScenaMadre - per la regia e drammaturgia di Marta Abate e Michelangelo Frola, con Simone Benelli, Francesco Fontana, Damiano Grondona, Chiara Leugio e Sofia Pagano - e parte della Selezione In-Box verde 2023, che andrà in scena sabato 2 dicembre: se oggi, dagli hobby alle relazioni affettive, sembra che l’imperativo sia quello della vittoria a qualsiasi costo, un’eterna competizione in cui importa soprattutto affermare il proprio valore rispetto agli altri, dove sono finite le idee di sport come gioco, di collaborazione, creatività, tempo per imparare, anche sbagliando? LIBERATUTTI vuole ridere di certi aspetti dello sport, di alcune cose che si sentono e si vedono negli spogliatoi, in campo, nei film e sui giornali tematici che, senza volerlo, hanno un notevole potenziale comico, perché sono quasi sempre parole e azioni spinte all’eccesso. In scena due ragazze e due ragazzi fissati con lo sport, e la voce di un allenatore che sogna un cambiamento.
Si chiamano invece Bianca e Stella le due donne, separate da quasi tre generazioni ma in fondo non così diverse, che saranno protagoniste, domenica 17 dicembre, di Bianca Stella / Ballata per piccole cose, di Michela Caria, Marzia Gallo, Giulia Lombezzi, con Michela Caria e Marzia Gallo. L’ambientazione di questo spettacolo, Menzione Speciale al concorso Scintille 2020 e Premio Lidia Petroni 2021, è un complesso di case popolari, alla periferia di una grande città: qui vivono due donne, una anziana, attiva e combattiva, che ha scelto di stare sola, una giovane e appena lasciata dal compagno, che per la prima volta affronta l’abbandono. Stella porta la spesa a Bianca, Bianca aiuta Stella ad affrontare la perdita e la sprona ad essere una donna indipendente e libera.
Il primo appuntamento del 2024, sabato 20 gennaio, sarà con lo spettacolo vincitore della Selezione Visionari TiPì 2023: sono stati infatti gli spettatori più affezionati della rassegna a scegliere, tra una vasta selezione di spettacoli, Il sogno di una cosa - Pasolini frastagliata materia, ideato e diretto da Mila Vanzini con l’interpretazione di Mele Ferrarini. Sul palco, la voce di Pasolini, attraverso poesie, articoli, lettere, romanzi e canzoni, come tante fotografie estratte da una scatola. Dagli esordi poetici in dialetto friulano all’oscurità di Petrolio, suo ultimo romanzo postumo: un’esplorazione dalla quale emerge una figura cubista, carica di contraddizioni. In scena un solo attore interpreta Pasolini stesso e alcune figure chiave della sua biografia, come Ninetto Davoli e Livio Garzanti.
A mettere in scena l’amore che deve fare i conti con il pregiudizio e la discriminazione, la violenza e la vergogna, saranno invece Riccardo D’Alessandro, Andrea Lintozzi e Alessandro Di Marco, protagonisti di Io che amo solo te, sabato 10 febbraio.
Scritto da Alessandro Di Marco e Lucilla Lupaioli e prodotto da Bluestocking, lo spettacolo, che gode del patrocinio di Agendo e Amnesty International, racconta la storia meravigliosa, vissuta e perduta, di Niccolò e Valentino, due adolescenti che avrebbero voluto fare la differenza, e che si trovano a tentare di vivere un amore (im)possibile, che si scontra con l’omofobia. Un racconto fatto di ritmi naturali, quotidiani, ed emozioni vibranti che fanno ridere e piangere.
Il gran finale (doppio) della stagione sarà poi affidato a due vecchie conoscenze del pubblico di TiPì, Gloria Giacopini e Giulietta Vacis, che sabato 2 e sabato 9 marzo porteranno in scena la storia delle Piccole Donne che, dallo scorso anno, sono cresciute! In Piccole donne crescono, il pubblico ritroverà infatti le quattro sorelle March più adulte e indaffarate nell’organizzazione di un matrimonio. In questa nuova lettura in due puntate del classicissimo di Louisa May Alcott non mancheranno personalissimi e un poco irriverenti commenti al testo, qualche spassionata presa in giro all’autrice e ai suoi personaggi “perfetti”, e la partecipazione fondamentale degli ospiti a sorpresa. Gli spettatori dovranno prepararsi a qualche pianto occasionale e a molte, moltissime risate.
Commentano così la stagione i direttori artistici Irma Ridolfini e Paolo Zaccaria: “Crediamo che il teatro possa e debba ambire a strumento di lettura del mondo che ci circonda, una riflessione, e qui sta una delle grandi magie del palcoscenico, che non avviene nel chiuso delle proprie case e dei propri pensieri, ma attraverso la condivisione di emozioni, risate, lacrime, colpi di scena. Il nostro teatro vuole essere uno spazio dove incontrare qualcosa di diverso da sé, nel quale dare spazio ad altre idee e nuovi punti di vista. Questa visione ci pare condivisa dal nostro pubblico: non a caso i nostri Visionari hanno scelto spettacoli che toccano temi sociali importanti e interrogano grandi intellettuali del contemporaneo. Torniamo quindi ad aprire le porte di uno spazio teatrale di provincia, augurandoci che venga attraversato dai cittadini e dalle cittadine, e di ospitare le loro idee e i loro confronti.”
La biglietteria è aperta mercoledì dalle ore 18.30 alle 19.30 e un’ora prima degli spettacoli.
Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere tramite e-mail a progetto.tp@gmail.com, e via WhatsApp al 331.7487202. Prevendite sul sito www.diyticket.it.
Per info consultare la pagina Facebook TiPì – Stagione di Teatro Partecipato e il profilo Instagram stagione.tp.
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Ultimo aggiornamento: 15-11-2023, 15:35